Chi non muore si rivede. Lo scorso ottobre, l’apprezzata esistenza del Tamaro Trophy sembrava essere giunta al capolinea. A cinque mesi di distanza, come l’Araba fenice, la competizione di mountain bike più importante del Ticino risorge dalle sue stesse ceneri e si appresta a mettere in scena una nuova edizione, l’ottava. Da venerdì a domenica, i boschi attorno alla piazza d’armi del Monte Ceneri saranno presi d’assalto da circa 700 biker provenienti dal Ticino, dalla Svizzera confederata, dal Nord Italia e pure dalla Germania per dare vita a una serie di gare nelle varie categorie, su un percorso collaudato e apprezzato da tutti gli appassionati.
Cosa è successo nei mesi successivi al grido d’allarme lanciato dal presidente Marzio Cattani, lo spiega Mauro Maggiulli che ha assunto la co-presidenza, ridando di fatto slancio a tutto il comitato organizzatore… «In primo luogo, ci siamo accorti che nessuno di noi aveva voglia di lasciar cadere tutto quanto di buono era stato fatto negli anni precedenti. Ci siamo seduti attorno a un tavolo per trovare una soluzione. La fumata bianca non è arrivata alla prima riunione, ma alla fine quasi in automatico e senza definire dei ruoli ben precisi siamo giunti alla decisione di condurre la manifestazione con una co-presidenza, contando sull’esperienza di Marzio e su un comitato molto ben rodato. Questo gruppo ha dimostrato in più di un’occasione di saper lavorare molto bene, ragion per cui ci sembrava sciocco non dare un seguito a quanto fatto, non da ultimo agli sforzi profusi per entrare a far parte del circuito Ökk Bike Revolution, quando in pratica avevamo dovuto ricostruire un po’ tutto ripartendo da zero».
E la collaborazione con i responsabili del circuito voluto da Nino Schurter (quest’anno conterà cinque tappe: Tamaro, Coira, Engelberg, Davos e Huttwil), non sempre è stata facile… «In primo luogo – precisa Marzio Cattani – dobbiamo ringraziarli per esserci venuti incontro, dimezzando una tassa d’ingresso che, in caso contrario, sarebbe stata assolutamente al di fuori della nostra portata. Detto ciò, è comunque vero che a livello organizzativo la collaborazione è stata piuttosto complicata. A dirla tutta, ho avuto meno difficoltà a organizzare gli Europei rispetto alla Swiss Cup Proffix prima e alla Ökk adesso. A livello decisionale la distanza che ci separa dalla Svizzera tedesca rende tutto molto più complicato, mentre per gli Europei i problemi venivano risolti direttamente con il delegato Uci presente sul posto. Siamo comunque diventati molto bravi a sbrogliare anche gli inconvenienti dell’ultimo minuto e, in tutti questi anni, di magagne ve ne sono state, eccome. Ad esempio, ricordo l’edizione in cui una parte di giro era stata compiuta al contrario, senza che nessuno se ne accorgesse. Quando si riesce a superare momenti difficili, il buon esito della manifestazione dà forse soddisfazioni maggiori, ma non nascondo che un’edizione liscia dal venerdÌ alla domenica non mi dispiacerebbe. Inoltre, abbiamo notato un costante innalzamento delle aspettative, non solo per quanto riguarda le infrastrutture sportive, ma pure per i settori collaterali, ad esempio quello della ristorazione. E, di pari passo con l’aumento delle aspettative, è calato il grado di comprensione da parte delle persone. Questo comporta un necessario miglioramento delle competenze da parte di tutti, ma inevitabilmente anche un aumento dello stress».
Percorso leggermente ritoccato
Veniamo alle competizioni del fine settimana. Il percorso è collaudato, quindi non ha avuto bisogno di particolari ritocchi… «Anno dopo anno abbiamo sempre introdotto qualche novità sul tracciato – precisa Maggiulli – e anche questa volta ci sarà qualcosa che andrà scoperto in occasione delle ricognizioni dei giorni precedenti. Sono stati allestiti percorsi per tutte le categorie che vanno da 515 metri al giro per U9 e U11, su su fino ai 4,176 km delle gare principali della domenica. Al côté competitivo, abbiamo voluto affiancare, come già lo scorso anno, la Velo Gusto aperta a tutti gli appassionati. I percorsi a disposizione saranno tre: il Lungo (37 km per 1250 metri di dislivello), il Medio (30 km per 900 metri di dislivello) e il Brunch (17 km e 400 metri di dislivello). I primi due andranno in scena al sabato, con partenza alle 9.00 (il Lungo) e alle 10.00 (il Medio), mentre il Brunch si svolgerà domenica a partire dalle 9.00. Le iscrizioni possono essere fatte online al prezzo di 80 franchi per le pedalate del sabato e di 40 franchi per quella della domenica. Ovviamente, sarà anche possibile iscriversi direttamente sul posto».
Occhi puntati su Flückiger
Parliamo della partecipazione alle gare più importanti (Uomini e Donne élite), partecipazione che negli anni ha sovente raggiunto un livello degno di una Coppa del mondo… «Rispetto al 2022, quest’anno paghiamo una data in calendario non particolarmente favorevole – afferma Cattani –. In un primo tempo, la prova era prevista il 1° e 2 aprile, ma poi per esigenze dell’Uci è stato necessario trovare un’altra collocazione e questo ci ha posti in diretta concorrenza con altre due gare. Al momento attuale, gli iscritti sono 656, per cui si dovrebbe raggiungere le 700 presenze, in perfetta media con gli anni precedenti. Purtroppo, non avremo il piacere di vedere al via il vincitore della scorsa edizione, Filippo Colombo, impegnato su strada nelle gare in Belgio (domenica 2 aprile disputerà il Giro delle Fiandre, ndr) con la maglia della Q36.5. E non ci sarà nemmeno Nino Schurter, attualmente in Sudafrica per la Cape Epic. Al via ci saranno comunque 53 élite uomini e 34 donne. E sarà soprattutto la gara femminile ad avere un parterre interessante, con la presenza di Sina Frei, Alessandra Keller, Linda Indergand, Ramona Forchini, Martina Berta, Linda Zanetti… Tra gli uomini spicca la presenza di Mathias Flückiger, al rientro dopo i sei mesi di squalifica, alla quale si aggiungono i nomi di Juri Zanotti, Dario Lillo, Lars Forster, Vitali Albin…».
Le gare principali saranno trasmesse da Blue TV e in streaming dalla Rsi. Sabato a partire dalle 8.30 scatteranno tutte le categorie giovanili (prove valide per il Kids Tour), più gli Amateurs/Masters. Domenica alle 8.30 sarà il turno delle Donne juniores (4 giri da 3,740 km per un totale di 14,960 km), seguite alle 10.15 dagli Uomini juniores (5 giri da 4,176 km per 20,880 km), alle 12.00 dalle Donne élite (6 giri da 4,176 km per 25,056 km) e alle 14.15 dagli Uomini élite (7 giri da 4,176 km per 29,232 km).
Come sempre, gli spettatori potranno godersi il villaggio-gara, con il capannone gastronomico e una vasta esposizione di bancarelle tematiche in grado di soddisfare la curiosità degli appassionati.
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